Sapere… e Saper Fare!

Seguendo gli sviluppi del mondo del Lavoro e dell'Imprenditorialità, è difficile non notare un fenomeno forse poco discusso, ma sicuramente di grande importanza…

Proviamo a pensare alle realtà globali sorte negli ultimi anni:

• Facebook, il principale social network al mondo… non produce contenuti;
• Uber, la maggiore società di trasporto privato… non possiede veicoli;
• Alibaba, il colosso cinese dell'e-commerce… non ha inventario;
• Airbnb, il più grande fornitore di alloggi… non possiede beni immobili.

In pratica, tali business primeggiano ponendosi quali "semplici" canali di incontro fra produttori e fruitori di beni.

Staremmo, quindi, assistendo alla vittoria del Servizio sul Prodotto… del "come" sul "cosa", e al trionfo delle soft skills: mettere in contatto persone ed esigenze, offrire soluzioni, negoziare…

…Ma è davvero così? Si tratta davvero della fine del "Saper Fare"?

Due motivi dovrebbero renderci scettici davanti a una conclusione simile.

Prima di tutto, va ricordato lo sforzo tecnico-logistico necessario alla creazione e manutenzione di servizi tanto complessi: occorrono sviluppatori, analisti, consulenti finanziari… tutte figure che necessitano di conoscenze approfondite nell'ambito delle discipline STEM – il cui appeal infatti è tutt'altro che in declino.

Un "dietro le quinte" non poco impegnativo!

In secondo luogo, il successo di Facebook e soci non deve farci dimenticare l'altro grande cambiamento in atto, ovvero la Quarta Rivoluzione Industriale guidata da Robotica, IoT e Stampa 3D: una svolta epocale, in grado di trasformare radicalmente settori quali la Sanità e l'Artigianato, e di dare nuova vita ad attività tecniche tradizionali, portandole nell'Era 2.0.

Insomma, senza voler in alcun modo sminuire il valore delle competenze trasversali, non scordiamoci dell'importanza della concretezza, del produrre.

Inseguiamo sempre il Sapere… unendolo però al Saper Fare!

Andrea Torti